Superstudio

Superstudio, fondato a Firenze nel 1966 presso la Facoltà di Architettura, è composto inizialmente da Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia, a cui si aggiungono Roberto Magris, Piero Frassinelli, Alessandro Magris e Alessandro Poli. L’attività sperimentale di Superstudio inizia con la partecipazione alla mostra Superarchitettura (1966) organizzata insieme ad Archizoom. Da quell’esperienza, e grazie all’incontro con Poltronova, nasceranno la lampada Passiflora e il divano Sofo. Tra il 1968 e il 1969 vengono pubblicati Design d’invenzione e design d’evasione, Istogrammi d’architettura e Monumento continuo. Sempre nel 1969 il gruppo partecipa alla Biennale di Graz avente per tema Architettura e libertà. Tra il 1971 e il 1973 Superstudio produce filmati e progetti utopici: Cinque storie del Superstudio e Supersurface presentato nel 1972 al MoMA di New York in occasione della mostra Italy: The New Domestic Landscape. Nel 1973 è tra i membri della Global Tools presieduta da Ettore Sottsass jr. e nel 1978 partecipa alla mostra Topologia e Morfogenesi alla Biennale di Venezia.

SOFO

Sofo è una seduta da mettere in fila, come un treno, o da sovrapporre per costruire solide montagne colorate. È solo un blocco, ricavato mediante un taglio a “S”, da un cubo di poliuretano, rivestito con un tessuto solcato da due grandi righe. È il risultato di una operazione molto semplice, senza spreco, né di materiale, né di pensiero. Si presenta come un oggetto compatto, astratto e colorato, che trasmette gioia di vivere, come le cose che arrivano da un altro mondo.

t02

Il tavolino T02, come il T01, è stato disegnato da Superstudio come completamento del progetto di sedute Sofo. Si compone di un piano in laminato che poggia su quattro gambe di forma sferica. Ha la stessa dimensione della poltrona Sofo e per questo contribuisce a evidenziare la componente modulare del progetto. Anche la scelta del colore del piano, rosa, lo rende nelle parole di Adolfo Natalini, un oggetto che «ha addosso un po’ di gioia di vivere». Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia lo hanno scelto per uno dei loro autoritratti fotografici più iconici.

Poltronova

Il Centro Studi Poltronova nasce dalla volontà di creare il luogo ideale a raccogliere l’eredità di Poltronova, dando vita a un catalogo di icone del design italiano, attraverso la creazione di un archivio notificato ed editando gli storici oggetti dell’azienda toscana.
Gli autori oggi presenti in catalogo sono: Ettore Sottsass jr., i gruppi radical Archizoom e Superstudio insieme a Gianni Pettena, Lapo Binazzi e Hans Hollein, importante esponente del radicale austriaco. Figurano anche i designer milanesi De Pas D’Urbino, Lomazzi e Franco Raggi e ancora, Elena e Massimo Vignelli. A rappresentare gli anni Novanta e Duemila troviamo Ron Arad e Nigel Coates.
Nel laboratorio Poltronova si segue ogni fase della lavorazione: ogni oggetto è unico, messo in produzione per il cliente che lo richiede, corredato di un numero di serie che ne costituisce la “carta d’identità” e la garanzia di originalità. È una produzione che il Centro Studi Poltronova ama definire sartoriale a cui dedica, insieme a materiali di altissimo pregio, tutto il tempo e la cura necessari a raggiungere la massima qualità nel totale rispetto del progetto originale.

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