Edoardo Tresoldi (Milano, 1987) realizza opere di arte pubblica di grandi dimensioni, che esplorano la relazione tra corpi, architettura e paesaggio. I suoi anti-monumenti evocano presenze reali, scomparse o possibili, che attraversano le memorie materiali e immateriali, e i riti delle comunità con le quali interagiscono. Il suo lavoro si è spesso confrontato con l’archeologia e il paesaggio delle rovine, affiancando la ricerca filologica alla pratica scultorea e all’interesse per il concetto di “materia assente”. Esito di un denso processo preparatorio, di conoscenza dei siti e della loro storia, gli interventi di Edoardo Tresoldi trasformano luoghi e paesaggi, enfatizzandone le componenti relazionali, immersive e meditative. Le sue opere si contrappongono al rigido canone del monumento, attivando nuove forme di condivisione e scambio tra territori e comunità: uno sviluppo organico in cui corpi e spazi si riconfigurano continuamente per creare un’opera pubblica aperta e processuale.

Sacral è un’opera di grandi dimensioni collocata nel giardino de Le Pré Catelan ed è ispirata alle forme rinascimentali, un vero e proprio varco simbolico e fisico che, attraverso un intreccio di maglie metalliche, ci trasporta dentro la dimensione di Ensemble. Il linguaggio della trasparenza che l’opera utilizza è capace di tessere nello spazio un dialogo tra storia e natura, farsi testimonianza della nostra cultura come filtro attraverso cui guardiamo il mondo e dal quale, allo stesso tempo, ci facciamo attraversare.