Alberto Di Fabio (Avezzano – AQ, 1966) nella sua pratica artistica trae ispirazione dal cosmo e dagli elementi che compongono il mondo della natura. La sua pittura indaga reazioni chimiche, fusioni minerarie, atomi, DNA, sistema neuronale, ingrandendoli come sotto un microscopio. Queste forme spesso geometriche girano e vibrano sulle sue tele in colori brillanti e puri, creando contrasti e scale armoniche, variazioni tonali e accostamenti sorprendenti, che coinvolgono lo spettatore in visioni cinetiche extrasensoriali. Di Fabio ha esposto in prestigiosi contesti internazionali e ha partecipato a importanti rassegne come la Quadriennale di Roma, la Biennale di Venezia e la Biennale di Pechino, con mostre collettive e personali in sedi come la Reale Accademia di Spagna a Roma, il MART di Rovereto e il MACRO Testaccio di Roma.

L’opera ci introduce ai fenomeni misteriosi e affascinanti della Natura, fa incursioni nel mondo cellulare così come fra le costellazioni, in una visione in cui tutto è connessione e sintesi dell’universo.

L’opera è un grande arazzo con una dominante gialla vitaminica. L’ispirazione cosmica dell’artista si accosta qui alla tradizione millenaria dell’arazzo italiano e specialmente all’Arazzeria Pennese, uno dei principali centri di produzione dell’arazzo in Italia. Elemento distintivo di questa arazzeria è la tecnica del basso liccio, che prevede l’utilizzo di telai di orientamento orizzontale e un diverso procedimento di lavorazione, fondato sulla stretta collaborazione con l’artista.