AGOSTINO IACURCI

Agostino Iacurci (Foggia, 1986) utilizza diversi media, tra cui disegno, pittura, murales, scultura e installazione. Nella sua pratica artistica, spesso di natura site-specific e su scala architettonica, raccoglie materiali eterogenei rielaborandoli e manipolandoli. Ne risultano visioni e spazi in cui vengono liberamente associati ricordi personali, storie, riferimenti letterari e racconti vernacolari. Agostino Iacurci ha esposto in mostre personali e collettive internazionali tra cui Ruinenlust, Garage Bentivoglio, Bologna; Making Room, Artivist, Seoul; The Traveling Landscape, Pacific Design Center Gallery, Los Angeles. Ha realizzato pitture murali monumentali e installazioni per istituzioni pubbliche e private e ha collaborato con brand importanti ed editori internazionali. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

ENSEMBLE

L’opera site-specific Ensemble valorizza la facciata del Le Pré Catelan. Si tratta di una reinterpretazione del Tricolore nel suo tipico stile floreale e astratto, in cui si fondono immagini naturali e la rilettura dell’estetica classica. Le inflorescenze sono la stilizzazione di piante autoctone italiane, un monumento alla biodiversità del nostro territorio e al parco parigino che ospita Casa Italia, il Bois de Boulogne.

Ensemble, 2024
Facciata Casa Italia Paris 2024 Ensemble
Courtesy Agostino Iacurci
Ph Pietro Savorelli per CONI ©

Of My Abstract Gardening

I due dipinti floreali con fondo nero fanno esplicito riferimento alla tradizione degli horti picti romani, quella consuetudine di dipingere paesaggi direttamente sulle pareti. Il processo di astrazione che l’artista applica alla rappresentazione della natura trova supporto teorico grazie al testo La metamorfosi delle piante di Goethe, un approccio idealizzato dunque che il pensatore tedesco definiva “questo mio astratto giardinaggio”.

Of My Abstract Gardening #6, #7, 2024
Vinile, acrilico e olio su tela di lino
100 × 70 cm cad.
Casa Italia Parigi 2024 Ensemble
Courtesy Agostino Iacurci
Ph Pietro Savorelli per CONI ©